Teatro Vittoria

via Lionello Maiani, 2B

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dove siamo

FAVOLE PULP: molto favole...poco pulp

scritto e diretto da: Giovanni Cecchini

Compagnia Gruppo 7

 

con: Alberto Bettazzi, Alessio Cecchini, Francesco Maccora, Maddalena Bavazzano, Melissa Calbi, Marianna Simeoli, Marco Mondani, Antonella de Masi, Sergio Cecchini, Giovanni Cecchini, Viviana Lombardo, Silvia Londi, Elena Biagini, Susanna Senese

 

La vicenda si basa su tre storie parallele: 

1- Nella prima il Gatto con gli stivali, in missione per conto del marchese Carabà, sbaglia strada e incontra lungo il suo cammino prima un lupo che a sua volta aspetta Cappuccetto rosso, poi la Bella addormentata che con un bacio sveglierà dal suo incantesimo, infine Cenerentola con la quale si troverà ad intraprendere una missione nel paese delle meraviglie insieme ad altri due personaggi (lo spaventapasseri e l’uomo di latta) per conto del famoso Mago di Oz. Ma dovranno vedersela con la perfida Regina di cuori e il maligno, ma non troppo, Conte Vladimiro Dracula III.

2- Nella seconda il Principe azzurro, un principe non propriamente virile, va nel bosco con il compito di svegliare una fanciulla dal suo incantesimo (la bella addormentata) ma senza trovarla. Da lì una serie di strani incontri, fraintendimenti di persona e di strane coincidenze lo porteranno a trovarsi nel paese delle meraviglie in compagnia di una giovane ragazza che ha perso il suo sentiero (Alice).

3- Nella terza un sicario di nome Julius, si apre la strada a suon di cadaveri per arrivare ad essere in possesso di una valigetta dal misterioso contenuto che quattro personaggi stanno portando, attraverso il paese delle meraviglie, dal mago di Oz.

 

Le tre storie, che vedono la presenza di altri personaggi illustri del mondo delle favole (da Pollicino a Barbablu, dal Blucaliffo alla strega di Biancaneve), più volte si intrecceranno con esiti imprevedibili per i personaggi che, arrivando nel posto sbagliato al momento sbagliato, cambieranno i loro destini, fino alla risoluzione finale dell’intreccio.

 

Lo spettacolo, prendendo in prestito i personaggi delle favole, mira a criticare quelli che sono i vizi e le tematiche sociali della società di oggi, in chiave comica nello stile della commedia degli equivoci, usando il linguaggio e i riferimenti della realtà contemporanea.